Chiesa di S. Maria Assunta



Originaria del periodo romanico, dove si hanno ancora dei resti dell'antico campanile medievale, la versione attuale dell'edificio è dell'architetto Giacomo Moraglia nel 1850. La struttura presenta pianta a croce greca ad aula unica, con cappelle laterali, ampia cupola e abside semicircolare. Introdotta dal sagrato, con ampia scalinata dalla Piazza. La facciata a capanna è in stile neoclassico, con bugnato angolare, portale architravato con frontone triangolare e vetrata a lunetta. Corona la superficie un grande timpano, decorato con il triangolo raggiante con l’occhio di Dio. A lato del coro si innalza il campanile, con fusto intonacato e copertura a cupola estradossata con pinnacoli agli angoli.
Oltre al Martirio dei Santi Titolari proveniente dalla Chiesa dei SS. Vitale e Valeria, all'interno vi sono molteplici opere artistiche tra cui gli altri quadri di San Carlo Borromeo, dell' Immacolata Concezione e di San Giuseppe intercede per le anime, la simbolica statua della Madonna Assunta (portata in processione durante le feste patronali), l'unione di pittura e scultura col tema dei “Sacri monti” del Crocifisso con Maria e S. Giovanni, varie statue tra cui il gesso patinato color bronzo di Paolo VI l'affresco nella cupola del presbiterio rappresentante la Madonna accolta in Paradiso, con altri quattro affreschi sugli Evangelisti nei pennacchi.

Inoltre vi sono anche quattro vetrate colorate a lunetta con scene di Cristo e della Madonna, visibili anche dall'esterno, pannelli lignei decorati nell'area del coro e un'antica fonte battesimale chiusa da un cancello in ferro battuto, accanto all'ingresso principale.

L’organo, realizzato nel 1881 da Giuseppe Bernasconi, permette di partecipare da molti anni alla 
Rassegna Antichi Organi patrocinata dalla Provincia di Varese.
Nel corso della prima decade del 2000 sono state apportate delle modifiche all'altare e al crocefisso posto ora nel ciborio a baldacchino.



Altare in Santa Maria Assunta


Nel 2004 è stato inaugurato il nuovo altare maggiore. Realizzato dallo scultore Floriano Bodini, è dedicato ai 40 anni di sacerdozio di Don Franco. L’altare presenta frontalmente Maria con Gesù Bambino, con alle sue spalle un crocifisso. Tutto ciò simboleggia la funzione materna della Chiesa, l’Assunzione della Vergine durante la Pasqua e l’offerta eucaristica (indicata anche dalla Colomba sopra di loro). Ai lati vi sono i rilievi di San Carlo e Sant’Ambrogio, mentre sul lato verso il sacerdote è presente un pesce con una scritta latina che ne indica la professione di fede.
Sull’ambone è raffigurato un giovane pastore con delle pecore e un bastone nella mano. Sul suo capo è posta una corona di spine. Questa rappresentazione indica l’umiltà e la dedizione di Cristo come Buon Pastore. Sopra l’ambone, funge da leggio un libro aperto con un testo in latino.Sulla sede si riconoscono invece San Pietro con le reti piene di pesci e la scritta latina “Duc in altum”.


Splendor Crucis


La chiesa ospita anche lo Splendor Crucis di Paolo Borghi. Realizzata nel 2010, si tratta di un Crocifisso Pasquale a due facciate legato al mistero Pasquale. Inizialmente posto sopra l’altare, è attualmente collocato all’interno del ciborio a baldacchino.
L’opera si compone di due facce. Su un lato troviamo Cristo sofferente in croce, mentre sull’altro lato vi è Cristo risorto benedicente. Ai quattro estremi della croce ci sono delle formelle, per un totale di sette. In alto la mano di Dio Padre che indica la Santa Trinità ed è visibile da entrambi i lati, mentre alle altre tre estremità vi sono diverse scene provenienti dal Vangelo. Sul versante del Cristo Crocifisso è raffigurata l’Annunciazione dell’Angelo a Maria, la Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo su Maria e l’Incontro di Gesù con Zaccheo. Nella parte del Cristo Risorto troviamo invece Gesù in cammino coi discepoli di Emmaus, Gesù che spezza il pane e Gesù buon Samaritano che aiuta un uomo ferito in strada.
I materiali usati sono profilati in bronzo dorato per la Croce, fusione a cera persa in argento per le sculture, argento per i pannelli cesellati, pietre semidure di diaspro vicino alle formelle e quarzo bianco rutilato per la semisfera luminosa della mano Divina.







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